Pagina 1 di 4
Sviluppo STAND: facciamo il punto?
Inviato: lun dic 16, 2013 6:18 pm
da Emilio Vendramin
Oggi, dopo molto tempo sono tornato ad usare lo sviluppo stand.
Avevo un rullo 120 e, come mi aspettavo, il risultato è soddisfacente.
In questo forum, come in molti altri siti in rete, ci sono un sacco di informazioni in proposito.
Il problema è che, almeno qui da noi, queste info sono sparse qui e la.
Allora mi chiedevo: ci sarà fra noi qualcuno di buona volontà -avrei in mente almeno un paio di nomi - che possa dedicare un po di tempo a raccogliere tutto il sapere (tipi di pellicole, tipi di rivelatori, tempi, dosaggi, indicazioni varie di esperienze personali ecc. ecc.) in un unico scritto organico da conservare in qualche maniera in una sorta di archivio tecnico che potremmo, magari, pensare di ricreare?
Logicamente la persona o le persone che si presteranno a questo lavoro non beccheranno un euro, ma avranno gloria e gratitudine da parte di chiunque potrà accedere a queste informazioni.
La butto li ... sotto Natale siamo tutti più buoni ... hai visto mai

Re: Sviluppo STAND: facciamo il punto?
Inviato: lun dic 16, 2013 6:28 pm
da Giuliano Guarnieri
A chi pensavi di dare questo ingrato compito?

Re: Sviluppo STAND: facciamo il punto?
Inviato: lun dic 16, 2013 6:31 pm
da Emilio Vendramin
Giuliano Guarnieri ha scritto:A chi pensavi di dare questo ingrato compito?

Indovina

Re: Sviluppo STAND: facciamo il punto?
Inviato: lun dic 16, 2013 6:39 pm
da Giuliano Guarnieri
Allora per chi vuole scrivermi in mp proverò a collezionare una tabella excel con i dati e le accoppiate. Se poi qualcuno mi vuole corredare i dati con anche le immagini per capire la resa è ben accolto (magari un crop al 100% di dettagli di zone in ombra e luce).
Proverò a produrre qualcosa per Natale o al massimo l'epifania
Per la parte più tecnica mi viene in mente di raccogliere le seguenti informazioni
Film:
Esposizione asa :
Sviluppo:
Diluizione (con esempio a scanso di equivoci)
Minima quantità di sviluppo :
Temperatura:
Agitazione:
Durata:
Note:
Autore:
es.
Film: HP5+
Esposizione asa : 1600
Sviluppo: Rodinal
Diluizione (con esempio a scanso di equivoci) : 1,5+100 (es.6+400)
Minima quantità di sviluppo : 5 cc
Temperatura: 20°C
Agitazione: 1 minuto iniziale
Durata: 90'
Note:
Suggerito e testato da : GG
A presto
GG
Re: Sviluppo STAND: facciamo il punto?
Inviato: lun dic 16, 2013 8:30 pm
da Emilio Vendramin
Giuliano, GRAZIE.
Sapevo di poter contare su di te, ma la tua proposta - che trovo ottima - supera le mie più rosee aspettative.
E buon lavoro.
Re: Sviluppo STAND: facciamo il punto?
Inviato: mar dic 17, 2013 12:33 am
da Rocco S.
Grande Giuliano, ho appena sviluppato il mio primo rullo in stand, anche se il risultato non è proprio strepitoso sono abbastanza soddisfatto per essere un esperimento, e questo grazie anche ai tuoi suggerimenti.
Spero di poter dare anche io il mio piccolo contributo.
Attendo news....
Re: Sviluppo STAND: facciamo il punto?
Inviato: mar dic 17, 2013 7:46 am
da Paolo Aufieri
Anch'io ho un rullo da 120 che vorrei sviluppare in stand!! Ottima iniziativa Emilio e grazie Giuliano !
Re: Sviluppo STAND: facciamo il punto?
Inviato: mar dic 17, 2013 8:18 am
da Emilio Vendramin
Comincio a portare anch'io un contributo al lavoro di Giuliano, utilizzando il suo schema:
Film: ROLLEI RETRO TONAL 100
Esposizione asa : 100
Sviluppo: Rodinal
Diluizione (con esempio a scanso di equivoci): 1+200 (es. 2+400)
Minima quantità di sviluppo : 5 cc
Temperatura: 20°C
Agitazione:1 capovolgimento iniziale e 1 capovolgimento dopo 60 minuti
Durata: 120 minuti (2 ore)
Note: risultato buono ma grana piuttosto evidente
Autore: EV
Film: KODAK T-MAX TMX 120
Esposizione asa : 100
Sviluppo: Rodinal
Diluizione (con esempio a scanso di equivoci) 1+100 (es. 6+600)
Minima quantità di sviluppo : 6 cc
Temperatura: 20°C
Agitazione: 1 capovolgimento iniziale e 1 capovolgimento dopo 30 minuti
Durata: 60 minuti (1 ora)
Note: risultato buono (ma ancora da verificare in stampa)
Autore: EV
Re: Sviluppo STAND: facciamo il punto?
Inviato: mer dic 18, 2013 4:03 am
da Riccardox
Finora ho fatto solamente 2 stand col Rodinal ed altri due col HC110, con quest'ultimo chimico anche solo per 38min.
La mia esperienza non è stata positiva, a parte la variabilità della densità dei bianchi (sullo stesso rullino) ho anche avuto distacchi di parti di emulsione su alcuni fotogrammi.
Tra prelavaggio/stand/stop&fix/lavaggio finale si possono superare le due ore, un tempo che ritengo troppo lungo per tenere a bagno la pellicola,
Ovviamente bisognerebbe provare tutte le pellicole per avere un riscontro preciso.
Ciao
Re: Sviluppo STAND: facciamo il punto?
Inviato: mer dic 18, 2013 4:08 am
da Riccardox
Emilio Vendramin ha scritto:
Film: ROLLEI RETRO TONAL 100
Sviluppo: Rodinal
Note: risultato buono ma grana piuttosto evidente
Il Rodinal si fa "sentire" sempre... non è un caso se lo odio

Re: Sviluppo STAND: facciamo il punto?
Inviato: mer dic 18, 2013 9:57 am
da bafman
mi dispiace non poter contribuire alla lista, i dati sulle prove che ho fatto li ho accantonati.
dopo i primi entusiasmi mi son ritrovato con la sensibilità non sfruttata come presumevo, lo sviluppo che si spompava deprimendo luci e alte luci e mi è stato dato modo di ragionare sulla definizione in senso lato crollata per via del lungo tempo in ammollo e dell'emulsione inzuppata e gonfia.
insomma mi pare ci sia sempre di meglio. questa la mia breve esperienza.
Re: Sviluppo STAND: facciamo il punto?
Inviato: lun dic 23, 2013 6:45 pm
da valerio.pennisi
anch'io come dice bafman son rimasto all'inizio entusiasta dello stand ma poi ragionando insieme ad alcuni miei guru ho capito che ci son sviluppi migliori ogni sviluppo rende un certo effetto (ci son quelli più o meno compensatori, quelli più o meno energetici come quelli più o meno finegranulanti). Poi ho finalmente capito che lo sviluppo influisce sulle luci e lo scatto determina le ombre...perciò tendo ad aggiustare gli sviluppi in base ai contrasti delle scene...
Re: Sviluppo STAND: facciamo il punto?
Inviato: lun dic 23, 2013 8:47 pm
da luciano.xxk
Anch'io sono piuttosto freddo circa lo stand: oltre alle considerazioni già espresse, trovo che limiti la flessibilità nella ricerca del giusto grado di contrasto in funzione delle condizioni di luce di scatto.
Re: Sviluppo STAND: facciamo il punto?
Inviato: lun dic 23, 2013 11:44 pm
da Giuliano Guarnieri
Personalmente credo invece che lo stand ampli e non limiti. Poter tirare una pellicola a 1600 senza il rischio di bruciare le alte luci e mantenendo una grana contenuta è per me fondamentale nelle foto di concerti per non parlare dell'altissima acutanza e la perfetta leggibilità delle zone in ombra.
Ci sono sicuramente altri sviluppi molto interessanti ma non così "universali" nel loro utilizzo e nella loro resa.
Saluti
GG
Re: Sviluppo STAND: facciamo il punto?
Inviato: mar dic 24, 2013 10:09 am
da luciano.xxk
Se uno trova, con consapevolezza tecnica e buon gusto, una modalità che gli risolve dei problemi specifici (es. tenuta delle alte luci, acutanza, grana contenuta agli alti ISO) questa può certamente diventare una freccia ulteriore al proprio arco.
E’ però importante conoscere il motivo e le specificità dei risultati ottenuti: se lo sviluppo controlla le alte luci e non annega le ombre, ciò dipende soprattutto dalla la curva sensitometrica significativamente sigmoide, con molto “piede” e moltissima “spalla”; il che è ben spiegabile con la chimica di questo particolare sviluppo (agitazione nulla o quasi nulla, ossidazione dello sviluppo sulle alte luci...).
Con altri soggetti, queste caratteristiche rischiano di deprimere la separazione tonale nelle alte e basse luci.
All'altro estremo, ricordo che quando Kodak mise in commercio le prime versioni delle pellicole T-Grain, la stampa specializzata magnificava il comportamento estremamente lineare della curva sensitometrica, soprattutto usando il suo sviluppo TMAX; quello che succedeva visivamente era l’esatto contrario dell’effetto dello stand: scala tonale teoricamente lunghissima anche verso le alte – altissime luci, con separazione relativamente minore sui valori medi; con alcuni soggetti si ottenevano effetti brillantissimi, molto di impatto, ma era anche facile trovarsi bianchi “pelati” e neri illeggibili; diminuendo il contrasto per controllare le alte luci, spesso diventava esteticamente insufficiente la separazione tonale dei toni medi.
Non esiste una soluzione buona per tutti i problemi; lo stand può andar bene o benissimo per alcuni soggetti (vedi l'esempio portato da Giuliano), ma è una soluzione piuttosto specifica e - a mio parere - non molto flessibile.