Carta ilfobrom

si parla di pellicole, processi, materiali, attrezzature, sviluppo, stampa, fotografia analogica

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Francesco93
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Carta ilfobrom

Messaggio da Francesco93 » gio feb 24, 2011 6:19 pm

Salve a tutti, ho acquistato il necessario per allestire una camera oscura nella quale fare sia sviluppo che stampa, tra le varie cose che c'erano nel "set" che ho comprato (chiaramente usato) c'è moltissima carta, è probabilmente molto vecchia ma quasi tutti i pacchi sono ancora sigillati. La maggior parte della carta è ilford ilfobrom b113 in vari formati, ho cercato su google ma non ho trovato nulla di utile, voi sapete per caso di che carta si tratta? Sicuramente è a gradazione fissa perché c'è scritto, ma è politenata o baritata? Che voi sappiate serve qualche sviluppo apposito, che so qualche accorgimento? Grazie in anticipo a tutti coloro che mi aiuteranno :)


P.S. Già che ci sono chiedo anche un'altra cosa, ma come funziona un esposimetro da camera oscura? Ne ho uno della paterson, possiede un "selezionatore" che permette di scegliere il tempo in secondi, poi vi sono varie lettere (dalla A alla M) è una luce rossa che si accende attaccandolo alla corrente, tutto qui. Che sono le lettere? Grazie ancora a chi risponderà :) Saluti
Francesco Malgieri

Rossano
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Re: Carta ilfobrom

Messaggio da Rossano » gio feb 24, 2011 8:44 pm

Preg. Francesco,
per quel che riguarda la carta, posso dirti che è una baritata opaca classica, non politenata.
Per lo sviluppo va bene qualsiasi cosa ,purchè sia per carta ,,,ehhhhhh !
Io usavo a quei tempi il Neutol NE dell'Agfa e non mi ha mai dato problemi, piuttosto, come tutte le baritate di allora, va lavata molto bene , anche una 30ina di minuti in acqua corrente , magari un filo di acqua, ma che scorra.
Questo perchè non avendo il foglio di plastica a ricopertura,come le politenate, la carta assorbiva tanto sviluppo e fissaggio che bisognava togliere con un lungo lavaggio.
Per asciugarla, visto che è opaca, potresti usare una vecchia smaltatrice ed appoggiare la schiena della foto dopo averla sgocciolata, sulla smaltatrice e con il telo in tensione farla asciugare.
Piuttosto se è molto vecchia, mi preoccuperei di una eventuale velatura od ingrigimento della carta; ci sono dei metodi per cercare di risolvere questo problema, ma se non ne sei afflitto, meglio neanche parlarne.
Qualora invece fosse così, ti conviene chiedere aiuto ad Andrea de Santis che in fatto di chimica è inarrivabile e come dice il proverbio....ubi major, minor cessat !
E qui termino ,perchè per quel che riguarda l'esposimetro, non lo conosco.
Spero di esserti stato utile e buon lavoro

saluti
Rossano

Francesco93
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Re: Carta ilfobrom

Messaggio da Francesco93 » ven feb 25, 2011 11:48 am

Rossano ha scritto:Preg. Francesco,
per quel che riguarda la carta, posso dirti che è una baritata opaca classica, non politenata.
Per lo sviluppo va bene qualsiasi cosa ,purchè sia per carta ,,,ehhhhhh !
Io usavo a quei tempi il Neutol NE dell'Agfa e non mi ha mai dato problemi, piuttosto, come tutte le baritate di allora, va lavata molto bene , anche una 30ina di minuti in acqua corrente , magari un filo di acqua, ma che scorra.
Questo perchè non avendo il foglio di plastica a ricopertura,come le politenate, la carta assorbiva tanto sviluppo e fissaggio che bisognava togliere con un lungo lavaggio.
Per asciugarla, visto che è opaca, potresti usare una vecchia smaltatrice ed appoggiare la schiena della foto dopo averla sgocciolata, sulla smaltatrice e con il telo in tensione farla asciugare.
Piuttosto se è molto vecchia, mi preoccuperei di una eventuale velatura od ingrigimento della carta; ci sono dei metodi per cercare di risolvere questo problema, ma se non ne sei afflitto, meglio neanche parlarne.
Qualora invece fosse così, ti conviene chiedere aiuto ad Andrea de Santis che in fatto di chimica è inarrivabile e come dice il proverbio....ubi major, minor cessat !
E qui termino ,perchè per quel che riguarda l'esposimetro, non lo conosco.
Spero di esserti stato utile e buon lavoro

saluti
Rossano
Per prima cosa grazie Rossano, mi hai dato delle informazioni veramente molto utili :) Ho però qualche altra domanda da farti: cos'è una smaltatrice? E' essenziale procurarmela? Sulla confezione della carta c'è scritto che è lucida non opaca, questo cambia qualcosa?
Non so ancora se la carta presenta velatura, dato che devo ancora provarla, se dovesse averne mi rivolgerò ad Andrea per un consiglio come mi hai suggerito :)

Grazie mille per l'aiuto, saluti
Francesco Malgieri

giancarlo50
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Re: Carta ilfobrom

Messaggio da giancarlo50 » ven feb 25, 2011 6:11 pm

Ciao
E' un vecchio prodotto, la usavo io agli inizi ancora non esisteva la gallery ed era la B113 opaca e la B112 semilucida
Non sono sicuro che la potrai utilizzare, controlla la data di produzione
Puoi fare anche una prova: senza esporla immergila nel rivelatore e poi nel fissaggio e poi a luce accesa controlla la superficie se è bianca o ingiallita
Se va bene, io usavo l'ornano come rivelatore e mi ci trovavo bene, ma sicuramente ti daranno altre indicazioni migliori
Buona fortuna :)
Giancarlo Fundarò
www.giancarlofundaro.com

Rossano
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Re: Carta ilfobrom

Messaggio da Rossano » ven feb 25, 2011 10:57 pm

Francesco,
la smaltatrice era un attrezzo che si usava per lucidare ed asciugare le carte fotografiche prima che inventassero le politenate.
Brutalmente ,era un contenitore delle dimensioni di circa 45/50cm x 35/40 che conteneva una resistenza elettrica che scaldava il coperchio della scatola in oggetto e con un telo incernierato per tenere ferma la foto.
Su questo coperchio vi si metteva una lastra di solito di ottone cromato a specchio, vi si appoggiava sopra dal lato emulsione la foto e con un rullo gommato sul dorso,si asportava più possibile l'acqua, poi si metteva sopra il coperchio, e si tirava il telo e si aspettava che la foto si asciugasse e prendesse il lucido.
A quel punto si staccava da sola dalla lastra e se avevi pregato bene ,,,,forse avevi fatto una buona smaltatura.
Io, in confidenza, nonostante avessi provato tantissime cose, compreso il fiele di bue,non sono mai stato capace di fare una smaltature decente !!!
Mi sono sempre dovuto accontentare, fintanto che il problema è stato risolto con le politenate; ed ora sono un felice possessore di 3 smaltatrici che giaciono su di un piano della scansia in cantina a futura memoria.
Dimenticavo, esistevano anche le smaltatrici rotanti, roba professionale, che avevano un cilindro cromato e che funzionavano molto meglio, ma erano fuori la mia portata !
E così è tutto !
Saluti
Rossano

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