Arturo Carlo Quintavalle
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Arturo Carlo Quintavalle
Copyrighr is for losers … CIAO.
http://emilio-vendramin-fotografie.weebly.com/
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Re: Arturo Carlo Quintavalle
Visto. Quintavalle non lascia speranze, il livello evocato è altissimo, non ci resta che fotografare per noi stessi, per il nostro piacere...
Spesso quello che cerchi è dentro di te... oppure nel frigo!
http://www.photomaz.com/
https://www.instagram.com/photomaz59/
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Re: Arturo Carlo Quintavalle
Verissimo Michele.
Il livello evocato è molto alto e forse, o quasi certamente, non lo raggiungerò mai.
Ma questa ipotesi vorrei diventasse certezza solo dopo averci almeno provato.
Il livello evocato è molto alto e forse, o quasi certamente, non lo raggiungerò mai.
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Re: Arturo Carlo Quintavalle
Quintavalle esorta alla consapevolezza. Di come la fotografia che osserviamo, o che facciamo, si colloca nel flusso delle opere prodotte finora.
Nulla di diverso da ciò che ci dicono Scianna, Toscani, Curti, e tanti altri.
Secondo me fotografare consapevolmente non è difficile, è solo estremamente impegnativo e faticoso. Presuppone studiare, preparare, e poi ricercare e poi accogliere. Non basta che io mi metta al collo un apparecchio e che lo punti sul primo soggetto che mi sembra attraente. Questo ultimo e minimo atto deve essere il culmine di un percorso. Questo è quello che direttamente è più indirettamente Quintavalle dice nell’intervista.
Come dice un mio saggio amico:
“capire quali immagini fotografiche siano degne di essere condivise con altri, per arricchire la conoscenza del reale, è il problema fondamentale e più assillante per tutti quelli che amano veramente la fotografia.
Purtroppo la maggior parte delle foto che scattiamo, da questo punto di vista, non ha alcuna necessità di esistere. Noi, infatti, di fronte alle più banali immagini del mondo ci comportiamo sempre come se fossimo il primo uomo e continuiamo a riprodurre albe e tramonti, mari in tempesta, cani, gatti ecc. incuranti del fatto che, dal punto di vista della comunicazione, questa nostra attività di riproduzione, in gran parte, non ha alcun senso.Questo atteggiamento,comune a tutti, non attiene alla stupidità umana ma è radicato in ragioni antropologiche profonde. L’importante è che ci poniamo il problema.”
Conoscere la storia della fotografia, conoscere le fotografie ed il più ampio flusso della storia dell’arte è l’esortazione di Quintavalle. Secondo me vale la pena di provarci.
Nulla di diverso da ciò che ci dicono Scianna, Toscani, Curti, e tanti altri.
Secondo me fotografare consapevolmente non è difficile, è solo estremamente impegnativo e faticoso. Presuppone studiare, preparare, e poi ricercare e poi accogliere. Non basta che io mi metta al collo un apparecchio e che lo punti sul primo soggetto che mi sembra attraente. Questo ultimo e minimo atto deve essere il culmine di un percorso. Questo è quello che direttamente è più indirettamente Quintavalle dice nell’intervista.
Come dice un mio saggio amico:
“capire quali immagini fotografiche siano degne di essere condivise con altri, per arricchire la conoscenza del reale, è il problema fondamentale e più assillante per tutti quelli che amano veramente la fotografia.
Purtroppo la maggior parte delle foto che scattiamo, da questo punto di vista, non ha alcuna necessità di esistere. Noi, infatti, di fronte alle più banali immagini del mondo ci comportiamo sempre come se fossimo il primo uomo e continuiamo a riprodurre albe e tramonti, mari in tempesta, cani, gatti ecc. incuranti del fatto che, dal punto di vista della comunicazione, questa nostra attività di riproduzione, in gran parte, non ha alcun senso.Questo atteggiamento,comune a tutti, non attiene alla stupidità umana ma è radicato in ragioni antropologiche profonde. L’importante è che ci poniamo il problema.”
Conoscere la storia della fotografia, conoscere le fotografie ed il più ampio flusso della storia dell’arte è l’esortazione di Quintavalle. Secondo me vale la pena di provarci.
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Re: Arturo Carlo Quintavalle
Sono assolutamente d’accordo con te, caro Luca.
E dopo l’intervista che ho condivido, sono determinato a provarci.
Questo avrà una conseguenza immediata portandomi a scattare di meno … e spero meglio
E dopo l’intervista che ho condivido, sono determinato a provarci.
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