Lo spunto mi è stato dato dal problema incontrato da Sante nel riallineare entrambe le M8 di Laerte Lambruschi e in particolare dallo strano comportamento di una sola ottica (il Tele Elmar 135/4) e soltanto quando montata su una delle due macchine.
Ho quindi preso un comparatore digitale (precisione 1/100 di mm) e ho misurato ripetutamente la distanza che intercorre tra il piano esterno della flangia portaottica e il piano pellicola di alcune delle mie macchine scegliendo a caso tra differenti modelli ed anni di costruzione.
Ecco le misure lette sul comparatore:
M3 n. 1.062.691 = 28,00
M3 n. 1.140.490 = 28,00
M4 n. 1.225.522 = 28,05
M6 n. 1.690.941 = 28,18
M6 n. 2.432.010 = 28,09
M6 n. 2.498.883 = 28,21
M7 n. 2.886.347 = 28,15
Poi, ponendo il comparatore sempre sul piano esterno della baionetta ma questa volta appoggiando il tastatore non sul piano pellicola ma sulla superficie esterna del sensore, ho effettuato le misure su entrambe le mie M8.
Ecco le misure lette sul comparatore:
M8 n. 3.100.666 = 27,19
M8 n. 3.333.333 = 27,93
E ovvio che, avendo misurato la distanza che intercorre tra il piano esterno della flangia portaottica e la prima superficie incontrata dal tastatore le misure non possono essere uguali in quanto davanti al sensore è posizionato un vetrino dello spessore di 0,5 mm.
Prendendo come riferimento le letture effettuate sulle due M3, uniche macchine sulle quali ho letto in entrambi i casi il valore di 28,00 mm, se a questo valore sottraiamo i 50/100 del vetrino avrei dovuto leggere 27,50 mm.
Ho invece letto in un caso 27,19 e nel secondo 27,93 e aggiungendo il mezzo millimetro del vetrino ottengo 27,69 mm nel primo caso e 28,43 mm.
Questo significa che il sensore delle M8 non è posizionato in tutti gli esemplari sempre alla medesima distanza dalla flangia e, assumendo come corretta la misura di 28,00 mm rilevata su entrambe le M3 e su tutte le altre Leica M provate seppur con lievissime differenze che comunque non superano mai i 21/100 di mm, i sensori delle mie due M8 risultano posizionati il primo 3/10 di mm più avanti e il secondo 4/10 abbondanti più indietro...

Ne deriva che potrebbe accadere proprio quello che spesso lamentiamo e che ci lascia apparentemente allibiti: un obiettivo può andare perfettamente a fuoco su una M8 e non andarci per niente su un'altra oppure... in nessuno dei due casi.
Ovvio che, alla luce di queste inspiegabili tolleranze, le variabili diventano veramente troppe e non è detto che la colpa sia sempre dell'ottica.
Non ho parole...