Dico... oddio , scusate mi correggo, scrivo "di Leica" perchè non conosco Canon e Nikon e quindi debbo confinare, per mia limitatezza, le considerazioni soltanto in quello che è il digitale di Leica.
Dunque, sia con le Digilux 1 e 2 che ho avuto e che avevano lo stesso comportamento, sia con il DMR sulla R9, sia con la m8 il mosso non è mai un vero mosso ma è la riproduzione stroboscopica del movimento.
In pellicola il mosso è una strisciata senza soluzione di continuità, nel digitale è molto simile ad una serie ravvicinata di fotogrammi come se il soggetto si muovesse a scatti oppure come, appunto, una serie di lampi ravvicinati come solo uno stroboscopio è in grado di rendere.
La foto dei gabbiani che prendono il volo, capitatami in mano oggi per documentare l'uso del Tele Elmar 135 sulla M8 mi ha dato la spinta finale per parlare di quella che reputo essere una delle differenze tra analogico e digitale che più salta all'occhio e che probabilmente sarà più difficile da eliminare.
Mi piacerebbe conoscere il vostro parere e, nel caso l'argomento suonasse come nuovo, sarà interessante aver aperto una nuova pagina di riflessione.
Ciao
Ecco che cosa intendo:
LEICA M8

DIGILUX 2 - 400 iso - 1/10 di secondo

Particolare crop dello scatto precedente: guardate i fiocchi di neve come risultano in digitale...
